Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

22 settembre 2013

CIMA DI TERRAROSSA: 2 sentieri "solitari" per la vetta!

"Oggi 29 Settembre, mi son svegliato e...", piove a dirotto! Una giornata che si prospetta statica e rilassata, niente di meglio per riordinare le idee e decidermi a scrivere sull'escursione dell'altro sabato sul versante Sud del Montasio.
L'arrivo all'altopiano mi suscita sempre belle sensazioni. I prati verdi, il grigio delle rocce dell'imponente bastionata del Montasio, l'ampio "sorriso" della Forca de lis Sieris e il fondale azzurro del cielo. Questa volta c'è di più però, un altro sorriso simpatico e conosciuto quello di Nadia l'Alpinauta. Sorpresa! Ed è un reciproco: "noooo, che ci fai tu qui? Non è possibile!" Saluti, baci e abbracci e le parole svelano i nostri programmi solitari. Nadia sale alla Cima di Terrarossa però non disdegna l'idea di fare il Sentiero Leva, è incerta, comunque mette l'imbrago ed il caschetto nello zaino. Io salgo alla Forca de lis Sieris per il sentiero diretto, il canalone. Facciamo un tratto di sentiero in comune fino al Rif. Di Brazzà, poi ancora per un pezzo sulla mulattiera che sale alla Cima di Terrarossa. Quando individuo sul percorso quella che mi sembra la traccia che si stacca verso destra in direzione della base del canalone, ci salutiamo, ognuno prosegue per la propria strada, però siamo d'accordo: appuntamento in vetta!





Il "canalone", ogni volta che sono stato da queste parti, ha sempre attratto la mia attenzione ed oggi eccomi qua, mi avvicino, poche notizie per la mia "esplorazione": traccia di calpestio, non difficile. All'inizio, un breve colatoio mi lasci un pò perplesso, ma la traccia è a destra, si intuisce e, superato questo tratto roccioso il canalone si allarga e diventa verde. Il calpestio, sempre evidente, si sviluppa sulla sinistra. E' sorprendente la facilità dell'ascesa. Talvolta la traccia verde lascia il posto a cengette sui colonnati calcarei, sempre senza difficoltà. Quasi inaspettatamente l'orizzonte si allarga ed il sentiero si innesta sulla traccia principale del "Ceria-Merlone"; solo un piccolo ometto a segnalarlo. Nella salita non ho ceduto alla tentazione di mettere qua e là qualche ulteriore indicazione o di segnalare meglio l'attacco. Mi è piaciuto lasciarlo come l'ho trovato. Non difficile, la traccia evidente, divertente. Alla Forca de lis Sieris la gratificazione del panorama, che seppur noto, è sempre una bella ricompensa.






























Dopo la sosta riprendo il cammino, ho un appuntamento e non si deve far aspettare una signora! Il passo è veloce e sicuro sul percorso che porta all'innesto con il sentiero per la Cima di Terrarossa. Immancabile l'incontro con gli stambecchi reso ancora più tenero dalla presenza di piccoli. Quando passo accanto alla segnalazione per il Sentiero Leva mi chiedo se Nadia abbia deciso di percorrerlo. C'è solo un modo per scoprirlo arrivare in cima. Nadia è lì. Stretta di mano, recupero di energie (Nadia va a Nutella!) foto di vetta, e poi la discesa assieme. Si parla delle salite fatte, di quelle future e di tutto un pò. Così, senza sentire il peso della monotonia del sentiero, siamo di nuovo al rifugio Di Brazzà.









Davanti ad una bicchiere si parla dell'escursione, di questa strana escursione, con la certezza che il caso si ripresenterà ancora per un'altra sorpresa. La solita immagine del Montasio fa da sfondo ai passi verso le macchine e alla conclusione di questa bella solitaria in compagnia. :)

la "solitaria" di Nadia l'Alpinauta/Alpingirl/Nadia Montanara etc. etc. la trovate qui

6 commenti:

anonymous ha detto...

Nadia writes:Una bellissima e gradita sorpresa ritrovarsi così, per caso! E chissà che non ricapiti, nel nostro incessante girovagar per monti!! Un caro saluto e al prossimo casuale incontro!!!Ciao Flavio e Marisa!!!

anonymous ha detto...

giovanni writes:leggendo anche gli alpinauti sapevo gia' di questo tuo giro. mancavano le foto pero' ;P. ciao Fla, stai bene

montagnesottosopra ha detto...

Sempre belle queste sorprese. Poi una solitaria ...in compagnia non succede mica spesso !

frivoloamilano ha detto...

@Giovanni:adesso c'è qualche informazione visiva in più. Una bella scorciatoia(relativa) per chi vuole fare il Ceria-Merlone, salire al Foronon del Buinz. Oppure solo una maniera di fare un anello alla Cima di Terrarossa. ciao Giova ;) @Nadia:concordo su tutto Nadia e spero che ricapiti; è stata una bella giornata proprio per questa variabile.ciao e saluti a tutti gli Alpinauti grandi e piccini ;) @Luca:Vero, per me è stata una "prima" ciao Sottosopra ;)

Highlanders ha detto...

gli incontri casuali per terre alte sono sempre quelli più belli...forse e la medesima passione che ci accomuna a renderli particolari...mandi

frivoloamilano ha detto...

Originally posted by Highlanders:gli incontri casuali per terre alte sono sempre quelli più belli...forse e la medesima passione che ci accomuna a renderli particolari...mandimi piacciono molto questi "incontri imprevisti" e rimango sempre stupito da come certi sincronismi temporali si realizzino meglio che se si fossero concordati. :) ciao