Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

24 maggio 2009

MONTE ZAIAVOR

Le cose belle della vita sono quelle che ti capitano quando meno te le aspetti, quando non c'è nulla di artefatto o preparato negli accadimenti ma solo il loro naturale fluire. Siamo noi, a volte però, che con le nostre azioni, sia pure involontariamente, creiamo le condizioni perchè qualcosa accada. . Ma veniamo ai fatti.
Giovedì, con un messaggio via internet, come ormai accade abitualmente, Luca mi anticipa le sue intenzioni escursionistiche: "...mi piacerebbe andare alle Bocchette di Zaiavor o a Sella Kriz ma non so com'è la situazione. Sembra pulito. Anche qualcosa in val Resia non mi dispiacerebbe". Gli rispondo che è nelle mie intenzioni fare qualcosa nelle Valli del Torre, il Monte Zaiavor o il Cuel di Lanis, però non mi dispiacerebbe il Gartnerkofel.
Ieri sera, viste le previsioni, comunico a Luca che andrò sul Monte Zaiavor. Non ricevo risposta," è tardi ed avrà il pc spento" penso.
Questa mattina, agli 851 metri di Passo Tanamea, le speranze di Marisa e mie di trovare sollievo dalla calura della "bassa" vengono meno; l'afa non ci abbandona nemmeno nell'ombrosa faggeta che risaliamo con il sentiero 727.





Residui di neve ogni tanto ostruiscono il sentiero, ma più che una difficoltà sono un piacevole diversivo ed una testimonianza della notevole quantità che ha ricoperto questi pendii. Ne incrociamo due o tre prima di arrivare alla fine del bosco. Un rumore di passi, qualcuno scende giù velocemente e quando stiamo per incrociarci rallenta, si ferma e dice: "un blogger....frivoloamilano!" Lo guardo stupito, mi dice che è Giovanni (http://http://justdropped.blogspot.com) e che frequenta i nostri blog. Scambiamo due chiacchiere, una stretta di mano e Giovanni riprende la sua discesa veloce.



Alla testata della valle dobbiamo concentrarci nell'attraversamento di una slavina mista a terra, uno strato di qualche centimetro di fanghiglia ricopre la neve; dopo, sul sentiero comodo e largo possiamo guradare l'orizzonte aperto, il GranMonte, Sella Kriz, forse i "Montagne Sottosopra" sono là. La salita è frequentata, ci sono altri che salgono: due persone con un cane, altre due le abbiamo appena superate e dall'alto ci giungono le voci di altri ancora che ci hanno preceduto. Ormai ci siamo, l'ultima curva e poi la Bocchetta di Zaiavor.






Non sappiamo se sorprenderci di più per il muro di neve che ostruisce la "bocchetta" o per quel viso noto che ci guarda. Si, è Marisa !!! Dopo i saluti ci dice che Luca insieme ad Elena, Giovanni e Boom sono andati in vetta. Ci dice anche che hanno letto il messaggio di ieri sera ma che non hanno risposto volutamente, per farci questa sorpresa. Lascio le Marise e punto alla cima del Monte Zaiavor ma l'ascesa dura poco, vedo qualcuno scendere e credo che quel qualcuno abbia visto me, agita le braccia e le agito anch'io in segno di risposta. E' proprio lui, Luca, la stretta di mano e l'abbraccio spontaneo suggellano questo momento. Arrivano anche Elena, Giovanni e Boom, ridiscendiamo alla bocchetta e qui completiamo le presentazioni. Luca sorride soddisfatto, la sorpresa è riuscita e mi pare che ne siamo tutti contenti, persino Boom.






Ci avviamo sulla via del ritorno e credo di non aver mai parlato tanto, ce la prendiamo comoda, scattiamo ancora foto e parliamo ancora. Marisa e Marisa non sono da meno ma sono sicuro che Luca ed io le abbiamo battute!






Al Pian dei Ciclamini concludiamo degnamente questa bella giornata davanti a boccali di birra. Corro il "rischio" di aumentare la mia collezione di incontri quando arriva un gruppo che Luca identifica come "gli Orsi"...ma l'Alpinauta non c'è. Il cielo si fa scuro, decidiamo che è l'ora di andare. Ci salutiamo. Hai ragione Luca, bella la montagna, bella la realtà, molto meglio di internet. L'ultima neve del Monte Zaiavor si scioglierà ma non il ricordo.

4 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

Ciao Frivoloamilano e ciao Marisa. Un bellissimo racconto per unabellissima giornata. E' bella la montagna e l'ambiente che la circonda, fatta di gente comune che sa raccontare emozioni anche se non sono grandi imprese.Un saluto Luca e Marisap.s. abbiam parlato tanto in discesa che mi si era seccata la gola :beer: :beer:

anonymous ha detto...

Luca l'Alpinauta writes:eeeh caro Fri' i miei orsetti li avevo abbandonati alle libagioni per rientrare presto nell'impero, peccato. Altrimenti le birre sarebbero raddoppiate al tavolo. Alla prossima

anonymous ha detto...

giovanni writes:... e finalmente arriva anche il tuo bel racconto (grandioso quello di cima di terra rossa di qualche tempo fa). ti stringo nuovamente la mano virtualmente e ti salutoora vado a preparare lo zaino ;-) per domaniciao

foreverclint ha detto...

questo è un posto bellissimo, anche se sono cresciuto lontano e per compagna, nelle mie fughe nella natura, avevo una volpe e dei falchi.E' stato veramente bello scoprirti e leggerti; bellissime sensazioni, tantissimi attimi, dolcissimi ricordi.grazie.