Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

10 maggio 2009

CASERA PAL GRANDE DI SOTTO

Oggi cammino con la mia dolce metà. Le ho promesso un percorso facile e tranquillo, l'esposizione giusta, che ha sicuramente favorito lo scioglimento della neve, un bell'ambiente per tornare a vedere un pò più da vicino le rocce.
All' altezza della "Casa Cantoniera", su uno dei primi tornanti della strada che porta al Passo di Monte Croce Carnico, ha inizio il sentiero 401A.
I primi metri sono larghi e morbidi, poi l' impennata nel bel bosco di faggi che con tornanti regolari ci avvicina progressivamente alla quota degli abeti e alla radura ove è situata la Cappella del Pal Piccolo. Ci sono residui di neve, consistenti, ma tengo le perplessità per me. Siamo a circa 1350 metri di altitudine.







Continuiamo a salire. L'ambiente adesso è aperto e panoramico, si alternano tratti completamente privi di neve e tratti dove invece questa predomina, certo è che alle Casere Pal Piccolo anche Marisa manifesta le sue perplessità e le ribadisce mentre risaliamo la valletta che ci porta alla forcella dietro la quale spunta all'improvviso la Creta di Timau.






Da questa forcella, a poco più di 1500 di quota, riusciamo a vedere il pianoro verso cui dobbiamo dirigerci e dove è collocata la Casera Pal Grande di Sotto. Il percorso ci rassicura, sembra pulito.
Il sentiero è adesso il 401, quello che scende dal Pal Piccolo, si abbassa nella boscaglia e la situazione cambia.
Nei tratti in ombra c'è neve è dobbiamo fare delle risalite e degli aggiramenti per riuscire a passare, ci si mette pure qualche alberello divelto dal peso della neve e che inevitabilmente è finito sul sentiero. Marisa questa volta sbotta: " mi avevi promesso un percorso tranquillo, e qui per me non c'è niente di tranquillo...."
La prendo per mano, l'aiuto in qualche scavallamento, scivoliamo su una lingua di neve, ormai siamo in vista della ampia sella su cui è adagiata la casera. Le viene da ridere quando mi ritrovo nella ridicola posizione, sperimentata da tanti credo, con una gamba sprofondata nella neve fino all'inguine e con l'altra che invece tocca il mento con il ginocchio. Mi libero da questa scomoda situazione, camminiamo ancora un pò ed eccoci finalmente alla Casera Pal Grande di Sotto, altitudine m.1536 .
L'idea iniziale era quella di arrivare alla C.ra Pal Grande di Sopra ma preferiamo concludere qui stante l'incognita neve. Non ci dispiace, il panorama è bello, il sole caldo e noi stiamo bene.







La pausa è stata abbastanza lunga, adesso il cielo comincia a riempirsi di nuvole che nascondono il sole, si muovono veloci e decidiamo di muoverci anche noi. Ripercorriamo al contrario lo stesso itinerario.







L'ultima indicazione ci dice che per oggi le "fatiche" sono finite e che ci meritiamo la giusta ricompensa: per lo spirito l'abbiamo avuta, adesso tocca al corpo.

11 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

Son sempre belli i tuoi racconti. Semplici ma belli. Come voi nella foto assieme. Mi piace molto la zona del Pal e ogni volta è un grande piacere.Peccato per la neve ma quest'anno sarà spesso così per un pò ancora.salutoni a te e Marisa Luca e Marisa

anonymous ha detto...

Nadia writes:

Mi piace un sacco vedere le tue bellissime foto!! concordo con Luca e Marisa...bellissima quella di voi due assieme!!!Ciaooo

frivoloamilano ha detto...

Eh si. Quest'anno la neve ci farà scoprire luoghi e strutture che magari abbiamo poco considerato ma che meritano la nostra attenzione.Una foto ferma un momento e racconta: Marisa ed io abbiamo passato una bella giornata insieme e quante ce ne saranno ancora. Ciao,Frivoloamilano

anonymous ha detto...

Silenzi d'Alpe writes:

E' la magia del bosco ... che continua !!!ciao a presto sui ns Blog Silenzi d'Alpe

anonymous ha detto...

giovanni writes:incredibile! ieri ci siamo visto lungo il sentiero per lo zaiavor e adesso leggo che lo stesso gg siamo andati nella zona del pal grande :-)mandijustdropped.blogspot.com

frivoloamilano ha detto...

Si, a volte il caso è davvero bizzarro ma ci regala piacevoli sorprese. Ieri dopo aver incontrato te , alla bocchetta ho incontrato Luca e Marisa di Montagne Sottosopra ed i loro amici, Giovanni ed Elena. Una giornata intensa;).Ciao a presto.

montagnesottosopra ha detto...

Già davvero una giornata intensa e ricca. Sembra quasi che il destino ci abbia messo lo zampino Penso che Giovanni ci sia passato vicino all'altezza delle lingue di neve nel bosco. salutoni Luca e Marisa :up: :up:

anonymous ha detto...

giovanni writes:@lucabelli davvero questi casi della vita. sono veramente dispiaciuto di nn averti salutato di persona!mandi

Bobfisher08 ha detto...

Beauty natural place.Only think that natural land and mountains are there, from meny and meny centuries ago, make me feel vary small in comparation. Because of that i love that natural builds.Greetings.

anonymous ha detto...

Edl88 writes:Sembra una bella gita...sapreste dirmi se la casera è raggiungibile anche in questa stagione con le ciaspole ai piedi? Inoltre sapete per caso se è aperta?

frivoloamilano ha detto...

Credo che ci sia molta neve e nel bosco prima della casera potrebbe essere difficoltoso; bisogna provare ed eventualmente saper rinunciare. Ti consiglierei di aspettare ancora un pò per andarci e così potrai goderne appieno la bellezza. Quando ci siamo stati noi, a Maggio, la casera era chiusa.un saluto, grazie per la visita e buone escursoni.