Ci sono stati vari tempi del mio andare in Montagna. Il tempo della velocità e quello del passaggio chiave, il tempo dei rifugi e quello delle vette, il tempo delle vie attrezzate e delle ferrate. Questi "tempi" hanno scandito la mia vita, testimoni e compagni di altre vicissitudini e del passare degli anni. Oggi, eccomi qua alle prese con il tempo della consapevolezza, della montagna lenta e delle vie normali. Talvolta però i "vecchi tempi", mentre passo dopo passo percorro il sentiero, si ripresentano, ed io non oppongo resistenza.

Benvenuti, comunque la pensiate, su VIA NORMALE

19 aprile 2008

APRILE DOLCE DORMIRE

…..me ne stò dentro la tendina d’alta quota; pioggia mista a neve sparata dal vento batte sul telo. Ogni tanto una raffica più forte; la tenda si gonfia e sembra sollevarsi. E’ già da qualche giorno che va avanti così . Brevi schiarite si insinuano, fanno sperare ma hanno vita breve, il grigio riavvolge ogni cosa e il vento ritorna prepotente padrone delle creste e dei pendii. Questo guscio è tutto il mio mondo, la mia corazza e il mio rifugio. Infilato dentro al sacco, alla luce della frontale, guardo la paleria che si flette e le pareti che si scuotono e mi chiedo quanto potranno resistere, quanto potrò resistere. All’improvviso una rumore mi scuote…….. Apro gli occhi.. . … incrocio lo sguardo di Marisa…???.. .. ma dove sono???
Sono a casa, steso sul divano, mi sono appisolato. Guardo fuori ….. PIOVE ANCORA!

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